Circa un anno e mezzo fa, decisi di approfittare dell’apertura della “Scuderia Parco dei Mulini”, un nuovo maneggio a poca distanza da casa, per tornare ad impegnarmi in una serie di lezioni di equitazione che mi permettessero di affinare stile e tecnica ormai compromessi da numerosi anni di attività equestre saltuaria.

L’iniziativa si prospettava impegnativa non solo in quanto implicante la correzione di errori ormai consolidati dall’abitudine ma, soprattutto, perché il maneggio coinvolto è interamente dedicato alla monta inglese, stile su cui non avevo alcuna preparazione e ben noto per precisione e tecnicismi.

Ciononostante ci tenevo molto a migliorare le mie capacità di cavaliere e ad avere un appuntamento almeno settimanale col mondo dell’equitazione.

Iniziai così a giugno dell’anno scorso a prendere lezioni nel citato centro equestre che si è subito dimostrato ben fatto e ottimamente gestito da proprietari preparati e ben lungi dall’imporre una visione snob e scostante della monta inglese.

E’ stata proprio questa impostazione costruttiva e lungimirante delle lezioni e delle attività in maneggio ad incoraggiarmi e ad aiutarmi a superare le non poche difficoltà e scoramenti affrontati nei mesi successivi.

E’ stato così che, sentitomi ormai pronto all’impresa, ho accettato con grande entusiasmo di partecipare alla mia prima gara di salto ad ostacoli nel corso del torneo sociale organizzato dalla scuderia la scorsa domenica, 23 novembre 2014.

Per l’occasione mi sono recato una settimana prima al negozio di equipaggiamento equestre “M&M” di Lazzate, ove sono da tempo cliente affezionato avendo più volte costatato la qualità dei prodotti in vendita. Se un anno fa vi furono acquistati pantaloni e stivali per un apprezzatissimo regalo di Natale dei miei splendidi genitori, questa volta è stato il turno di una giacca di gran classe che sembrava attendere il mio arrivo da tanto mi veste perfettamente.

Opportunamente lucidati stivali e speroni, domenica mattina mi sono presentato in maneggio in gran tenuta di gala dando libera espressione al “Piccolo Lord” che ho (non tanto) inaspettatamente scoperto essere in me. Nello sgomento generale, alcuni hanno pensato arrivassero anche i consorti reali inglesi e, dopo tutto, non si sono nemmeno sbagliati di molto visto che sono stato raggiunto un’oretta dopo dai miei genitori.

Nonostante qualche iniziale indugio, l’abbigliamento non si è affatto dimostrato fuori luogo e la giacca ha ampiamente superato il collaudo non avendomi in alcun modo impedito i movimenti in sella. Con i migliori auspici ho, quindi, affrontato col buon Rascal, fedele compagno di lezioni, la mia prima gara di salto ad ostacoli di cui qui di seguito inserisco il filmato ripreso dalla mano esperta di mio padre. Per dovere di cronaca il percorso ha previsto sette ostacoli dell’altezza di 70 centimetri. Si tratta di un livello non proprio da novizio considerando che tale categoria è preceduta da quelle con barriere a terra e da 40 centimetri e seguita, per i più esperti che montano da cinque e più anni, dalle gare con ostacoli a 100 e 120 centimetri.

Scoprendo un Rascal particolarmente arzillo ed entusiasta di trovarsi in gara, ho conquistato il terzo posto sui sette partecipanti alla mia categoria, regalandomi una soddisfazione del tutto inaspettata. A tale risultato si aggiunge una particolare menzione con tanto di stretta di mano del giudice di gara per l’eleganza dell’abbigliamento.

Sono convinto tutto ciò sia un’ottima premessa per i prossimi concorsi a cui mi capiterà di partecipare.