Per chi è più o meno mio coetaneo è pressoché impossibile non ricordare l’avvento del videogioco “Street Fighters” e la rivoluzione che rappresentò nel mondo dei giochi elettronici e non solo. La versione successiva datata 1991, dall’inaspettato titolo “Street Fighters II”, aveva in sé un fondamentale elemento di ulteriore originalità per quei tempi: la presenza di una protagonista femminile come personaggio selezionabile e giocabile.

Chun-Li Capcom

Lei era la guerriera cinese Chun-Li e divenne subito ovvio che il mondo non sarebbe più stato lo stesso. Da quel momento i personaggi femminili, fino ad allora relegati a principesse indifese da salvare o ad elementi di puro contorno, diventarono punti di riferimento essenziali in ogni videogioco di successo nonché parte dell’attrattiva dello stesso.

Non sono mai stato un grande appassionato di videogiochi ma Chun-Li è un personaggio di culto anche per me che avrò giocato a “Street Fighters” non più di una decina di volte in tutto. Le ragioni di ciò non sono solo legate al nostalgico ricordo dei tempi in cui per una semplice partita dovevi recarti in una sala giochi ed avere una violenta colluttazione con un armadio dotato di schermo ma sono anche legate alla validità del personaggio in sé, con il suo ormai caratteristico costume blu e le simpatiche cuffiette per capelli che mai si sarebbero immaginate indossate da una ragazza tanto letale.

Nel 2006 fu commercializzato un PVC già montato e colorato raffigurante Chun-Li in una simpatica versione bambinesca. Il successo di pubblico fu tale che, alla versione base con il costume del tipico colore blu, se ne aggiunsero altre di colore nero e rosa.

Chun-Li PVC

Ammaliato anche io dal soggetto, ne comprai il recast in resina realizzato da E2046 (www.e2046.com) il quale fu oggetto delle mie attenzioni modellistiche nel 2008. Affrontai questa simpatica Chun-Li con l’intento di mostrare come sia possibile un buon lavoro di pittura anche su un soggetto caricaturale come questo. A tale scopo ottenni un notevole salto di qualità rispetto ai lavori precedenti utilizzando i colori acrilici Vallejo per la colorazione a pennello delle cuffie, dei capelli e di tutti i dettagli della figure. Al contrario, e come sempre, tutto il resto fu realizzato con gli smalti Testor stesi ad aerografo.

Per dare maggior patos alla realizzazione, costruii un basamento rialzato così da proiettare verso l’alto i volumi della scena proposta. Allo scopo, infine, di dare giustificazione alle oscure ragioni per cui questa figure è stata scolpita con lo sguardo di Chun-Li rivolto lateralmente verso il basso, autocostruii una farfalla di carta nonché un cespuglio così da dare l’idea che il personaggio la stia osservando un attimo prima che spicchi il volo. Le foglie del cespuglio, attaccate ad una ad una, sono in carta tagliata al laser ed originariamente destinate al modellismo militare.