Giornate FAI – 22 e 23 marzo 2014

Anche in questo anno 2014, come tradizione consolidata vuole, le “Giornate FAI di Primavera”, giunte alla loro 22esima edizione, si sono svolte sotto un cielo plumbeo e carico di pioggia.

Ciò non ha disincentivato le migliaia di interessati alle visite proposte dal Fondo Ambiente Italiano come dimostrato dalle lunghe code formatesi al di fuori degli accessi alle attrazioni eccezionalmente aperte al pubblico in queste giornate che, purtroppo, si ripetono una sola volta all’anno.

In quest’occasione la mia attenzione è stata focalizzata sugli spazi dell’ Ex Officina Squadra Rialzo Di Milano Centrale ed alla collezione di materiale ferroviario in essa contenuta. Non sono un esperto del settore ma ne subisco l’indiscusso fascino soprattutto quando sono protagoniste le locomotive a vapore. In quest’ultimo caso posso sinceramente parlare di vera e propria passione come io stesso ho preso coscienza durante la mia visita all’incredibile collezione presente nel Museo della Scienza e della Tecnica di Berlino.

L’Officina Squadra Rialzo, come suggerisce il nome, era la struttura adibita alla manutenzione del materiale rotabile ferroviario (soprattutto carrozze passeggeri) di passaggio/gestione della Stazione Ferroviaria di Milano Centrale. Realizzata nel 1931, contemporaneamente all’avvio operativo di quest’ultima, nel secondo dopoguerra fu una importante realtà del nodo ferroviario meneghino.

I locali della ex officina sono collocati sul retro della Stazione Centrale ed al loro interno, nonché nel reticolo di binari antistante, un gruppo di coraggiosi appassionati si impegnano quotidianamente per conservare e gestire le vetture storiche ivi custodite fra cui: la carrozza “sala stampa” dei mondiali di calcio Italia ‘90, la vettura ristorante per treni internazionali TEE (Trans Europe Express), una carrozza dell’ex Treno presidenziale, il primo Pendolino e le più significative locomotive testimoni dell’evoluzione della trazione elettrica compresa l’elettromotrice “Varesina”, ben nota sul territorio lombardo.

Una sola locomotiva a vapore fa parte della collezione ma, per la gioia dei visitatori, era accesa e sbuffante nel suo tipico respiro generato dalla caldaia a vapore. Un membro del gruppo avente in gestione l’ex officina e facente le veci di macchinista si è anche prestato a spiegare il funzionamento della macchina.

La visita all’ex officina di Milano Centrale è stata davvero interessante ed appassionante ed ha mostrato a tutti l’importanza del sito per il deposito e il restauro dei rotabili storici destinati, senza di essa ed agli appassionati che vi si impegnano, al degrado ed alla distruzione. Tutto ciò, però, non  può nascondere l’amara realtà di un paese che, rispetto ad altri, non ha saputo né conservare né salvaguardare quella parte della propria storia nazionale legata alle ferrovie ed al materiale ad esse correlato. Moltissimo è andato distrutto e quanto fortunosamente salvato grazie all’Officina Rialzo dimostra la perdita irrecuperabile ormai consumatasi nonché il divario esistente con altre nazioni europee ove il materiale ferroviario storico non solo è conservato in musei ma anche proficuamente utilizzato in attività turistiche.