Ritorno al Futuro Day

Gli anni ’80 sono stati straordinariamente fecondi in ambito cinematografico riuscendo a creare vere e proprie icone che, oltre a segnare indelebilmente la cultura popolare contemporanea e successiva, si sono dimostrate così riuscite da risultare impossibili da soppiantare o da emulare. Fra questi evergreen ha posto certamente d’onore la trilogia di “Ritorno al Futuro” iniziata nel 1985.

Che un film di ormai trent’anni fa goda ancora oggi di grande popolarità dimostra due cose: da una parte l’incapacità ormai decennale di Hollywood nell’investire in idee innovative ed originali, dall’altra il grande valore del film in questione. Se esistessero dubbi su quest’ultima affermazione, il 21 ottobre del 2015 è stata offerta a tutti la possibilità di rivedere sul grande schermo il primo ed il secondo episodio della saga. La data in questione, infatti, consente un divertente loop temporale che merita attenzione: è, infatti, proprio il 21 ottobre 2015 il giorno fatidico dell’arrivo di Doc e Marthy nel “loro” futuro, momento in cui danno involontariamente al vecchio Bif l’opportunità di modificare il passato grazie al fantomatico “Almanacco”. Oltre al divertissement che garantisce la data iconica in questione, è risultato particolarmente istruttivo rivedere come si immaginava l’attuale futuro trent’anni fa. Riconoscendo a Zemeckis ed al suo team una straordinaria capacità intuitiva su come e cosa avrebbe migliorato/condizionato le nostre vite nel 2015, resta in ogni caso evidente come solo ben poco di tutto ciò si è effettivamente concretizzato o, nel caso in cui ciò sia avvenuto, lo sia solo limitatamente (come, ad esempio, la domotica casalinga). Per lo più ci si diverte a costatare oggetti, mode e comportamenti che, ridicoli trent’anni fa, sono rimasti tali anche oggi. Ciononostante il futuro del 2015 ipotizzato nel 1985 dimostra altresì quanto gli anni ottanta dello scorso secolo fossero intrisi di ottimismo, fiducia nel progresso tecnologico e confidenti in un futuro migliore, libero da molti aspetti che condizionavano la vita dell’epoca. Prospettive, di fatto, disattese soprattutto se si considerano le automobili che, oggi come allora, sono ben ancorate alla terra invece di volare e, soprattutto, ancora alimentate a benzina invece che con l’immondizia domestica… Difficile non considerare un fallimento per l’intera Umanità essere, nel secondo decennio del 2000, ancora dipendenti dal carburante fossile sia che ciò sia dovuto a limiti tecnologici o, ancor più grave, a macrointeressi di pochi potentati.

Superate queste considerazioni un po’ tristi, rivedere i primi due capitoli di “Ritorno al Futuro” al cinema mi ha permesso di apprezzarne appieno la freschezza, l’originalità, la simpatia dei personaggi, la sceneggiatura geniale e, soprattutto, il messaggio profondo e la potente morale della saga. Su tutto questo si innesta un intreccio di eventi, conseguenze e continuum temporali paralleli che, sebbene estremamente complessi, risultano comprensibili grazie ad una sapiente narrazione sempre attenta a dare allo spettatore tutte le informazioni necessarie per seguire la trama dal suo inizio alla sua fine.

Ritorno al Futuro” si conferma essere una saga funzionante come un orologio svizzero, in cui ogni suo ingranaggio opera correttamente a favore degli altri creando un perfetto meccanismo capace di conquistare lo spettatore senza alcun compromesso, distinguo o superficialità. Si tratta di film ben degni di essere culto per gli appassionati e di restare ancora per lungo tempo parte indelebile del lato migliore di ciascuno di noi.

Segnalo, infine, che l’evento del 21 ottobre non ha dato alcuna conferma relativamente alla supposta realizzazione di un quarto capitolo. Ciononostante la serata è stata impreziosita da tre corti realizzati per l’occasione, il primo dei quali ci ha permesso di ammirare ancora una volta Christopher Lloyd  nei panni di Doc Brown alla guida della leggendaria DeLorean. I restanti due sono stati un finto spot pubblicitario dello skateboard fluttuante usato da Marty McFly proprio nel “2015” e, soprattutto, un divertentissimo trailer cinematografico ripercorrente tutti i finti film de “Lo Squalo” fino al diciannovesimo episodio, in teoria nelle sale proprio nel secondo episodio della trilogia.