Come spesso accade, ogni giro in bici getta un seme che germoglia in nuove idee, nuove mete, nuove emozioni. È successo anche con il tour a Piancavallo raccontato nell’articolo “Anello Cambiasca-Lago Maggiore-Piancavallo – Bike Tour 11 maggio 2025”. Il percorso mi ha, infatti, regalato una scoperta inattesa, Cannero Riviera, e una domanda che ha iniziato a ronzarmi in testa: “cosa c’è dopo Cannero?”.
La risposta è arrivata mercoledì 11 giugno, giorno di ferie e di libertà. Ho caricato la mia fidata Atala a pedalata assistita sul portabici Thule della mia Opel “Mokka” e, di buon mattino, sono partito alla volta di Carmine Inferiore, minuscolo paese sito appena oltre Cannero. Alle 7:30 ero già lì, pronto a inforcare la bici e a lasciarmi guidare dalla curiosità.



La prima tappa è stata Cannobio e, confesso, mi sarei fermato lì! Il paese è veramente una piccola perla grazie ad un piacevolissimo lungolago e ad un centro storico vivo e curato, pieno di negozietti interessanti. Qui ho fatto colazione con vista lago — un piccolo lusso che sa di vacanza — e ho comprato il necessario per un panino che avrei gustato più tardi, in terra elvetica.









Ripartito con rinnovate energie, ho attraversato il confine svizzero con una certa emozione e sono arrivato a Locarno passando per Brissago, Ronco ed Ascona. Ascona ha una gradevole atmosfera da meta turistica, mentre Locarno mi lasciato indifferente, tutto perfetto ma con poca anima.









Da Locarno è iniziata la parte che aspettavo con più impazienza: la salita al Monte Brè per arrivare alla stazione di arrivo della funicolare che parte dalla città sottostante. Allo scopo, ho percorso Via Monte Brè che si arrampica con tornanti regolari, regalando scorci sempre più ampi sul Lago Maggiore. Purtroppo, non sono riuscito a raggiungere la vetta. Poco più sotto, la strada si interrompe e non ho trovato alternative. Ho, quindi, optato per fare sosta in un punto panoramico dove, gustandomi il meritato panino, mi sono goduto la vista sul tratto del fiume Ticino che si immette nel Lago Maggiore.






La discesa verso Locarno è stata piacevole e veloce, con tappa al suggestivo Santuario della Madonna del Sasso, complesso che dall’alto domina la città.






Sono, quindi, tornato sui miei passi e rientrato all’auto non senza un’ultima coccola: un piacevole aperitivo sul lungolago di Cannobio. Arrivato a casa ormai le nove di sera, ho così concluso la mia giornata ideale in bici: lunga, intensa ed alla scoperta di luoghi nuovi. Non ho attraversato i paesaggi più spettacolari che abbia mai visto, ma l’esperienza è stata appagante.
English Language
As often happens, every bike ride sows a seed that sprouts into new ideas, new goals, new emotions. It also happened with the tour in Piancavallo told in the article “Anello Cambiasca-Lago Maggiore-Piancavallo – Bike Tour 11 maggio 2025“. The route has, in fact, given me an unexpected discovery, Cannero Riviera, and a question that began to buzz in my head: “what is next after Cannero?”.
The answer came on Wednesday 11 June, a day of vacation and freedom. I loaded my trusty pedal-assisted Atala on the Thule bike rack of my Opel “Mokka“ and, early in the morning, I left for Carmine Inferiore, a tiny village located just beyond Cannero. At 7:30 I was already there, ready to get on my bike and let myself be guided by curiosity.



The first stop was Cannobio and, I confess, I would have stopped there! The town is truly a small pearl thanks to a very pleasant lakefront and a lively and well-kept historic center, full of interesting shops. Here I had breakfast overlooking the lake — a small luxury that tastes like a holiday — and I bought the necessary for a sandwich that I would have enjoyed later, in Switzerland.









I set off again with renewed energy, crossed the Swiss border with a certain emotion and arrived in Locarno via Brissago, Ronco and Ascona. Ascona has a pleasant atmosphere of a tourist destination, while Locarno left me indifferent, everything perfect but with little soul.









From Locarno began the part I was most looking forward to: the climb to Monte Brè to get to the arrival station of the funicular that leaves from the city below. To this end, I walked along Via Monte Brè which climbs with regular hairpin bends, offering increasingly wide views of Lake Maggiore. Unfortunately, I couldn’t reach the summit. A little further down, the road stops and I found no alternative. I therefore opted to stop at a panoramic point where, enjoying a well-deserved sandwich, I enjoyed the view of the stretch of the Ticino river that flows into Lake Maggiore.






The descent to Locarno was pleasant and fast, with a stop at the evocative Sanctuary of the Madonna del Sasso, a complex that dominates the city from above.






So, I retraced my steps and returned to the car not without one last cuddle: a pleasant aperitif on the lakefront of Cannobio. Arrived home at nine in the evening, I ended my ideal day on the bike: long, intense and discovering new places. I didn’t go through the most spectacular landscapes I’ve ever seen, but the experience was fulfilling.


