Sabato 9 novembre, ho deciso di partire molto presto da casa per un giro in bici pianificato solo pochi giorni prima, quasi per caso. Il bel tempo di questa prima metà di novembre mi ha incoraggiato a sfruttare l’opportunità di una nuova avventura sulle due ruote per esplorare le montagne che si affacciano sul versante occidentale del Lago Maggiore.

Ho pianificato il percorso con l’intento di tracciare un anello e di visitare una zona a me sconosciuta. La scelta è ricaduta su Piancavallo, con partenza dal paesino di Susello a circa cinque chilometri da Verbania. Come di consueto, sono arrivato sul posto con la mia Opel “Mokka”, equipaggiata con il portabici Thule per il trasporto della mia bicicletta Atala a pedalata assistita.

Giunto a Susello verso le otto e mezza del mattino, ho iniziato una lenta salita verso la cima dei monti che sovrastano il lago. Attraversare Arizzano, Vignone, Bee e Premeno è stato molto piacevole ma la bellezza del paesaggio ha raggiunto il suo culmine superati i 1.000 metri di quota. Ogni tornante svelava nuovi scorci mozzafiato e la bicicletta, con ritmo lento e costante, mi ha permesso di apprezzare al meglio i colori cangianti delle foglie ed il blu intenso del cielo.

A 1.300 metri di altezza, la terrazza belvedere all’ingresso di Piancavallo offriva una vista semplicemente spettacolare. Il Lago Maggiore si estendeva sotto di me come un tappeto azzurro incastonato tra le montagne.

Dopo una pausa ristoratrice in un piccolo ristorante di fronte al Centro Auxologico, ho proseguito salendo fino a 1.500 metri di quota. Questo tratto di strada ha offerto i momenti più memorabili del viaggio grazie ai panorami aperti ed alla sensazione di libertà che solo la bicicletta può dare. Ridisceso sul lago all’altezza di Cannero Riviera, sono tornato all’auto percorrendo la costa lungo la statale SS34.

Non mi aspettavo di ammirare tante bellezze. È stata davvero una sorpresa contemplare panorami tanto suggestivi sia in direzione dei monti che del lago sottostante. L’ambiente naturale era splendido e il mio unico rammarico è di non aver potuto ammirare i colori autunnali delle numerose betulle della zona. Gran parte dei boschi attraversati, infatti, erano composti da betulle che, però, avevano già perso le loro foglie dorate. Con tutta probabilità, solo un paio di settimane prima le montagne dovevano sembrare ricoperte d’oro. Poco male, voglio assolutamente tornare in bici a Piancavallo e l’anno prossimo non mi dimenticherò di farlo nel pieno dell’autunno.

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On Saturday, November 9th, I decided to leave home very early for a bike ride planned just a few days before, almost by chance. The good weather of this first half of November encouraged me to take advantage of the opportunity of a new adventure on two wheels to explore the mountains overlooking the western side of Lake Maggiore.

I planned the route with the intention of tracing a loop and visiting an area unknown to me. The choice fell on Piancavallo, starting from the village of Susello about five kilometers from Verbania. As usual, I arrived at the scene with my Opel “Mokka“, equipped with the Thule  bike rack for transporting my Atala pedal-assisted bike.

Arriving in Susello around half past eight in the morning, I began a slow climb towards the top of the mountains overlooking the lake. Crossing Arizzano, Vignone, Bee and Premeno was very pleasant but the beauty of the landscape reached its peak at over 1,000 meters above sea level. Each corner revealed new breathtaking views and the bicycle, with a slow and constant movement, allowed me to better appreciate the changing colors of the leaves and the intense blue of the sky.

At 1,300 meters above sea level, the belvedere terrace at the entrance to Piancavallo offered a simply spectacular view. Lake Maggiore stretched below me like a blue carpet set between the mountains.

After a refreshing break in a small restaurant in front of the Auxological Center, I continued climbing up to 1,500 meters above sea level. This stretch of road offered the most memorable moments of the trip thanks to the open views and the feeling of freedom that only the bicycle can give. I went back down to the lake at Cannero Riviera, I returned to the car along the coast along the SS34 state road.

I did not expect to admire so many beauties. It was truly a surprise to contemplate such evocative views both in the direction of the mountains and the lake below. The natural environment was beautiful and my only regret is that I was not able to admire the autumn colors of the many birch trees in the area. Most of the woods crossed, in fact, were composed of birches which, however, had already lost their golden leaves. In all likelihood, just a couple of weeks ago the mountains must have looked covered in gold. Never mind, I absolutely want to get back on my bike in Piancavallo and next year I won’t forget to do it in the middle of autumn.

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