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Nel parlare delle due Japan Figure di Nadia da me realizzate e nel recensire il recente kit del N-Nautilus realizzato da Kotobukiya, ho già avuto modo di dichiarare la mia incondizionata passione per la serie animata “The Secret of Blue Water” (Fushigi no Umi no Nadia) realizzata nel 1990 dallo studio Gainax. Non sono l’unico a nutrire questi sentimenti per un’opera animata che ha saputo segnare indelebilmente il suo tempo grazie a personaggi ben caratterizzati, una storia fantascientifica di grande potenza ed un’affascinante ambientazione dalle forti influenze verniane e dai richiami Steam Punk. Il successo di “The Secret of Blue Water” fu tale da essere ancora oggi un cult nonostante si sia prossimi a festeggiare i trent’anni dalla prima trasmissione in Giappone. A prova di come la serie tocchi ancora i cuori di moltissimi appassionati, è sicuramente da citare il fatto che, quasi ogni anno, si renda disponibile sugli scaffali nipponici una nuova proposta che la riguardi. Si tratta di una longevità da non sottovalutare in un mercato come quello giapponese che, producendo novità a ciclo continuo, dimentica velocemente quello che sole poche settimane prima era all’apice del gradimento.

Nel 2010, la società nipponica Griffon commercializzò una figure in PVC di Nadia, protagonista femminile di “The Secret of Blue Water”. Abbigliata con il suo caratteristico costume circense, la figure si distingue per una simpatica postura e per fattezze che richiamano molto bene le illustrazioni e lo stile di Yoshiyuki Sadamoto, character designer della serie.

Avendo una sincera passione per il personaggio, non ho potuto fare a meno di aggiungere questa figure alle numerose già in mio possesso optando, ovviamente, per il re-cast in resina offerto dall’ormai ben collaudata E2046 (www.e2046).

La riproduzione dei dettagli è, come sempre, estremamente precisa. Gli eccessi di resina derivanti dagli stampi sono un poco più grandi di quelli esistenti su prodotti più recenti venduti dalla società in questione ma questo è principalmente dovuto al miglioramento dei macchinari produttivi avvenuto in anni recenti. E’, invece, più evidente il vantaggio offerto dal metodo recentemente implementato da E2046 per il confezionamento dei singoli pezzi che, venendo ora impacchettati uno per uno, evitano danneggiamenti come quello accorso ad un ciuffo di capelli del modello in mio possesso. Nulla di drammatico, il danno sarà facilmente riparato con un poco di stucco bicomponente.

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Molto più grave è la mancanza nel kit dei grandi orecchini che, come i bracciali, richiamano le origini meticcie della protagonista. Benché, infatti, essi siano mostrati nella foto di accompagnamento e facciano parte del PVC originale, non sono in realtà presenti nella scatola di montaggio. Non si tratta di una novità, essi mancavano anche nel modello da me realizzato nel 2004. Ciò è probabilmente dovuto all’impossibilità di replicare in resina queste parti così particolari e fragili. Si tratta di un evidente difetto che, però, dovrebbe poter essere agevolmente superato con anelli in ottone recuperabili nel settore del decoupage. Anche la gestione della pietra azzurra appesa al collo di Nadia è foriera di qualche ulteriore difficoltà. Nonostante le piccole dimensioni sarà necessario forarne l’estremità superiore per permettere il passaggio del relativo laccio che, per il miglior realismo possibile, converrà riprodurre con del filo di piombo.

Si tratta di alcune piccole complicazioni che  affronterò con piacere ed entusiasmo pur di realizzare nel migliore dei modi questa figure dedicata ad uno dei miei personaggi preferiti provenienti dal mondo degli Anime e dei Manga.